L’ambiente urbano sottopone gli alberi a innumerevoli situazioni di stress a causa dell’antropizzazione e della trasformazione del sito in cui cresce.
Le fonte di stress sono: stress idrici, stress nutrizionali, stress dovuti a problemi fitosanitari quali agenti di degradazione del legno (carie) marciumi radicali, parassiti che attaccano la chioma, stress dovuti a problemi fitosanitari quali agenti di degradazione del legno (carie) marciumi radicali, parassiti che attaccano la chioma, stress climatici e da inquinamento dell’aria, idrici e nutrizionali, stress dovute a errate potature, stress causato dalla rotture delle radici spesso dovute ad arature profonde, stress da compressione del suolo, spazio insufficiente per lo sviluppo della chioma.
Spesso quale conseguenza di queste fonti di stress subentrano numerosi difetti strutturali che possono dar luogo a ribaltamento della zolla, o cedimento per rottura del fusto o dei rami.
Il nostro impianto normativo sancisce che il proprietario o gestore dell’albero, essendone il custode, è chiamato ad adottare la diligenza del buon padre di famiglia ovvero deve porre in essere tutte quelle azioni dirette a evitare che si cagionino danni a cose o persone.
La giurispudenza in tema di cedimento degli alberi fa riferimento agli art. 2043 e 2051 C.C. ovvero l’art. 2043 riguarda il risarcimento per fatto illecito e l’art. 2051 si occupa della responsabilità oggettiva tra cui rientra quella per danni cagionati da cose in custodia nel caso specifico l’albero.
Pertanto laddove il custode cioè il proprietario o il manutentore voglia essere esentato da queste responsabilità giuridica, deve rivolgersi a personale qualificato che procederà a studiare l’albero e a rilasciare una perizia di valutazione con cui prescriverà anche le cure colturali più idonee e un monitoraggio nel tempo dell’albero.
Pertanto quanto suddetto trova applicazione concreta con la valutazione di stabilità degli alberi essa è una tecnica che analizza, tramite l’applicazione di specifici protocolli, le condizioni strutturali dell’albero con l’obbiettivo di ridurre le probabilità di crolli, rotture di branche o lo sradicamento nonché, in una visione più ampia, verifica anche le condizioni di salute, consigliando le pratiche colturali da applicare agli alberi oggetto dell’approfondimento.
Nello specifico questo metodo si basa sul riconoscimento di eventuali sintomi esterni che l’albero evidenzia in presenza di degradazioni occulte a carico del legno interno quali cavità o infezioni da funghi agenti di carie che possono causare marciumi in diverse parti della pianta, quindi il riconoscimento avviene anche dove non esistano evidenze che la pianta sta avendo procedimenti di disfacimento.
La valutazione di stabilità non solo individua il livello di pericolo attuale ma anche il livello di rischio nel tempo e di conseguenza le cure colturali (potature, consolidamenti ecc.) più opportune e nel caso queste non siano sufficienti a ridurre il rischio di cose e persone entro livelli accettabili può prescrivere l’abbattimento (vedi sez. abbattimento).
La Mondo Verde è una delle poche ditte ad avere un’esperienza decennale in questo settore svolgendo programmi di valutazione di stabilità anche al fine di tutelare la responsabilità di chi ha in custodia l’albero ovvero il proprietario, o chi ha in gestione l’area a verde.